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THE BOOKS

 

Rainbow Sports Books

Tutti i colori dello sport

IN PREPARAZIONE
Zico

O Galinho da Gàvea

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Maradona, Platini e Zico. Che anni, quegli anni: gli Ottanta. «O Zico, o Austria» lo storico striscione  con cui i tifosi dell'Udinese - l'Udinese - imposero al calcio italiano di cambiarsi le regole: O Galinho lasciava il Flamengo per l'Europa, l'Italia, per l'Udinese. L'Udinese. La Seleção, la tripletta con cui Paolo Rossi fece piangere il Brasile e la sua amarelinha strappata da Gentile a Spagna '82. L'amore incondizionato, ancora oggi, del Friuli. Le punizioni provate e riprovate per ore. Le esperienze da allenatore giramondo. La storia di un campionissimo rimasto «umano»: Arthur Antunes Coimbra detto Zico.

IN PREPARAZIONE
Showtime

​I Los Angeles Lakers di Magic & Kareem

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I meravigliosi Lakers dei cinque titoli NBA negli anni 80. Le sfide con i Boston Celtics di Larry Bird. Il leggendario contropiede. E dire che tutto nacque da un drammatico incidente in bicicletta, simil Il Paradiso può attendere, occorso a coach Jack McKinney. Gli subentrò il suo vice, Paul Westhead, che vinse subito il titolo e la stagione dopo lasciò il posto al suo nuovo vice, Pat Riley. L'incredibile epopea di una squadra di superstar (Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar, James Worthy), Hollywood sul parquet, concepibile solo nella Città degli Angeli. 

IN PREPARAZIONE
Esteban Chaves

Il sorriso del Colibrì

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Trofeo Laigueglia. Sabato 16 febbraio 2013, classica corsa di inizio stagione. In discesa verso Laigueglia, c’è una caduta. Brutta. Chi sa di ciclismo non ha bisogno di filtri mediatici, lo capisce subito. A terra, contro un cartello stradale, c’è un piccolo scalatore colombiano di cui si dice un gran bene. Se non fosse stato per un’équipe medica di Bogotá, e la fiducia incondizionata della Orica GreenEDGE, il più importante team australiano, si sarebbero sbagliati. Tutti. E Chavito non avrebbe più corso nei pro’. Invece, sì. E da campione. Il Colibrì era fatto per volare.

IN PREPARAZIONE
Eddy Merckx

Il Cannibale

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Che cosa si può scrivere, ancora, su Eddy Merckx? E soprattutto, perché?

Eddy Merckx è stato più che il Cannibale del ciclismo moderno. Giù di sella, non è stato mai un Muhammad Ali, un Maradona. Ha smesso presto, alla Platini, quando sentì di non aver più niente dentro. Sull'impossibile paragone fra epoche diverse, Bruno Raschi se la cavava così: «Coppi il più grande,  Merckx il più forte».

Ecco che cosa si può scrivere, ancora, su Eddy Merckx. E soprattutto, perché.

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